Scorie - I venezuelani vanno a caccia di cibo, non di Pokemon

"E' necessario aprire un dibattito su questa cultura che genera realtà virtuali, come quella del recente gioco Pokemon Go, perché la realtà virtuale è solo uccidere e uccidere, è la cultura della morte che ha creato il capitalismo."
(N. Maduro)



Nicolas Maduro, presidente del Venezuela ed erede di Hugo Chavez, se la prende con Pokemon Go. Ovviamente ognuno è libero di pensare quello che vuole, ma che in Venezuela serva "un dibattito" sul Pokemon Go e sulla "cultura della morte che ha creato il capitalismo" – cultura che, secondo Maduro, troverebbe espressione nel gioco in questione – è abbastanza ridicolo.

Tra l'altro, Caracas risulta essere da anni una delle città a più alto tasso di criminalità al mondo. Un posto, insomma, dove a correre seri rischi di incolumità sono le persone, non i Pokemon. E non si può certo dire che, dopo oltre tre lustri di chavismo, il Venezuela sia la culla del capitalismo.

Come se ciò non bastasse, purtroppo la realtà è che per tanti venezuelani il problema principale è la scarsità di beni di prima necessità provocata dall'operato di Maduro. Costoro sono soliti, loro malgrado, girovagare per le città in cerca di negozi che non abbiano gli scaffali vuoti (per di più possono farlo solo a giorni alterni in base al numero di carta d'identità), invece che andare in giro col telefono a dare la caccia ai Pokemon.

Che vergogna…

 
 
 
 


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