Scorie - Parole proibite

Nei giorni scorsi mi è capitato di commentare l'idea di un ministro socialista francese di correggere le favole per adeguarle al politicamente corretto. Ma pare che tutto il mondo sia paese: ho infatti appreso dall'ANSA che la California è "il primo stato americano a vietare alle scuole pubbliche di utilizzare il nome 'Redskins' per le proprie squadre o mascotte sportive. Il governatore Jerry Brown ha firmato una legge chiamata 'California Racial Mascots Act', che a partire dal 2 gennaio 2017 bandisce l'uso del nome, considerato dispregiativo nei confronti dei nativi americani, alla stregua di un insulto razziale."

Addirittura tre mesi orsono un giudice federale ha ordinato all'ufficio dei marchi e brevetti di cancellare la registrazione dei 'Washington Redskins', definendo il nome della squadra di football americano dispregiativo nei confronti dei nativi americani.

Episodi come questo, tanto ridicoli quanto, ahimè, realmente accaduti, mi fanno tornare alla mente "Vietato Parlare!", un bel libro di Giorgio Bianco edito da Leonardo Facco nel 2007. Il tempo passa, ma il politicamente corretto, anziché esser finalmente considerato un vero e proprio demenziale attacco alla libertà delle persone, avanza inesorabile. Anzi, chi si ribella e trasgredisce ai canoni del politicamente corretto rischia perfino di incorrere in sanzioni.

Sempre la stessa ANSA riportava la soddisfazione espressa dal Congresso Nazionale degli Indiani d'America, cosa che non deve stupire. Ciò che stupisce è che, in onore al politicamente corretto, la denominazione non sia ancora stata cambiata in Congresso Nazionale dei Nativi d'America.


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