Scorie - Spendere i risparmi che non ci sono

"L'Italia sta andando bene, ha un avanzo primario, ma secondo me quei soldi dovrebbe spenderli in spesa pubblica. E con il tasso decennale al 2%, l'Italia deve indebitarsi e spendere. Il problema in Europa e nel mondo è il risparmio eccessivo che alimenta la minaccia di deflazione. Per contrastare il problema del risparmio eccessivo c'è un unico modo: aumentare la spesa pubblica. L'Europa sta sbagliando strategia imponendo il taglio del deficit."
(C. Zhao)

Chen Zhao è co-director della Global Macro Research in Legg Mason, grande società di gestione di fondi di investimento. Da buon keynesiano, Zhao vede il mondo affogare in un eccesso di risparmio che sta provocando forti spinte deflattive.

Come sempre in questi casi, Zhao confonde grandezze nominali e grandezze reali, considerando il denaro creato dal nulla dalle banche centrali come se fosse risparmio reale. Invita quindi l'Italia ad azzerare l'avanzo primario aumentando la spesa pubblica (si badi bene: non chiede una diminuzione delle tasse). E, dato che i tassi di interesse sono bassi, il governo dovrebbe aumentare l'indebitamento e la spesa pubblica.

Forse gli sfugge che si tratta di due attività praticate in abbondanza (soprattutto) in passato, i cui effetti sono un debito che supera il 130 per cento del Pil e una presenza elefantiaca dello Stato che soffoca l'iniziativa privata. Oltre tutto, come evitare una nuova esplosione del costo del debito?

Zhao ha la soluzione (peraltro non troppo originale):

In Europa non avete il compratore di ultima istanza. La Bce è una "banca centrale a metà". Dovrebbe comprare molto più debito. Nell'Eurozona non c'è debito pubblico in valuta estera, è tutto denominato in euro. È assurdo che i titoli di Stato greci o italiani abbiamo un differenziale di rendimento sui tedeschi, assurdo ci sia la crisi del debito greco. Dovete monetizzare il debito perché siete minacciati dalla deflazione. I tassi della Bce sono già scesi allo zero, quella strada è stata presa ma oltre lo zero la Bce non può andare: ma non è libera, è sotto l'influenza della politica. La soluzione anche in questo caso è quindi politica.

A me non pare affatto assurdo che i titoli di Stato dei Paesi aderenti all'euro abbiano rendimenti diversi tra loro, semmai sarebbe assurdo il contrario, dato che non si è in presenza (a mio parere fortunatamente) di una unione fiscale.

Quanto alla necessità di monetizzare il debito pubblico, evidentemente Zhao ritiene che la Bce non lo stia facendo a sufficienza. Chiaramente la soluzione ideale, per questi "economisti", consisterebbe nell'avere una banca centrale che accredita direttamente gli Stati di tutto il denaro che costoro richiedono.

Come se non si trattasse di una via già percorsa, con esiti disastrosi, in passato.


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