Scorie - Anno nuovo, strade vecchie

"La "Abenomics" aveva in faretra tre frecce, quella monetaria, quella di bilancio e quella delle "riforme strutturali". Le prime due sono state, bene o male, scoccate. Ma la freccia delle riforme che dovevano affrontare rigidità e spazzare sussidi, nei mercati del lavoro, dei prodotti e dei servizi, sono ancora al palo. Adesso Abe ha avuto con nuove elezioni un nuovo mandato, e intende usarlo per far funzionare la terza freccia. Il 2015 si presenta quindi come l'anno della verità per la Abenomics. Riusciranno i nostri eroi... In verità, meritano di riuscire, se non altro per aver tentato strade nuove."
(F. Galimberti)

In un articolo dedicato all'anno appena iniziato, Fabrizio Galimberti si occupa delle prospettive delle principali economie mondiali. Con riferimento al Giappone, ricorda che la Abenomics "aveva in faretra tre frecce, quella monetaria, quella di bilancio e quella delle riforme strutturali".

Come spesso accade, le prime due sono state scoccate, mentre la terza no. D'altra parte allargare il deficit di bilancio e stampare denaro sono attività che non portano un calo di consenso a chi governa, quanto meno non a breve. Viceversa, le riforme strutturali hanno benefici di lungo periodo, ma nel breve intaccano il consenso nei confronti di chi governa, perché si tratta di colpire inevitabilmente delle rendite più o meno parassitarie.

Lo stesso Abe non ha vinto le elezioni anticipate tenutesi a metà dicembre sulla base di promesse di riforme strutturali, bensì prospettando un rinvio dell'aumento dell'IVA che era in programma per ottobre 2015.

Ben venga, ovviamente, ogni mancato aumento delle tasse (meglio ancora se ci sono riduzioni), ma il problema è che per avere tasse basse è necessario avere anche una spesa pubblica bassa. Questo non è il caso del Giappone, dove da ormai due decenni il bilancio dello Stato accumula deficit di 8-10 punti di Pil all'anno, nella evidente convinzione che sia possibile continuare così all'infinito.

Che il 2015 sia "l'anno della verità" per l'Abenomics è una opinione di Galimberti: deficit e stampa di moneta hanno già dato ampia prova di non essere stati una soluzione ai problemi del Giappone. Di sicuro, tutto può dirsi tranne che si sia trattato di "strade nuove". Sono sempre le stesse strade, e nel più classico dei tic keynesiani, quando le cose non funzionano non si mette in discussione la cura, bensì si invoca "more of the same". Se questi sono eroi…


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