Scorie - Nuove distorsioni monetarie in arrivo

"Va rimarcato che la Bce ha fatto un passo avanti anche rispetto al
criterio di funding for lending utilizzato dalla Banca d'Inghilterra, che
ha erogato liquidità condizionandola al finanziamento del settore privato
dell'economia: ha ristabilito il principio secondo cui raccolta e impieghi
bancari devono avere una tendenziale corrispondenza temporale… i fondi
della Bce non possono essere destinati alla erogazione di mutui… non si
tratta quindi di evitare il rischio di una bolla immobiliare, quanto le
prevedibili difficoltà che le banche incontrerebbero tra quattro anni nel
restituire integralmente alla Bce somme che hanno prestato alle famiglie
con un orizzonte di rimborso che per i mutui più lungo."
(G. Salerno Aletta)

In Italia ci sono fondamentalmente due persone di cui è obbligatorio
parlare bene sempre e comunque: al primo posto, con largo distacco, c'è
ovviamente il presidente della Repubblica. Al secondo posto c'è Mario
Draghi, presidente della BCE. Sotto, a spingere per raggiungere la prima
posizione, c'è Matteo Renzi, che sta tra l'altro ottenendo forti aiuti
dalla maggior parte dei media.

Ciò premesso, dopo i provvedimenti di politica monetaria annunciati il 5
giugno scorso dalla BCE sono innumerevoli le analisi (talvolta definibili
tali con un certo grado di generosità) volte a elogiare le decisioni che
Draghi è riuscito a far deglutire anche ai tedeschi della Bundesbank,
solitamente meno propensi delle altre banche centrali a moltiplicare la
base monetaria e, per questo, considerati nemici di "occupazione e
sviluppo".

Guido Salerno Aletta sostiene che dalle nuove Targeted LTRO, prestiti
quadriennali allo 0,25 per cento che le banche potranno ottenere dalla BCE
erogando credito al settore privato, siano stati esclusi i mutui per
l'acquisto dell'abitazione al fine di evitare uno sbilanciamento delle
scadenze tra la raccolta e gli impieghi. Direi che questo sia un aspetto
interessante e certamente non negativo, ma ciò non toglie che il vero
motivo per cui i mutui residenziali sono stati esclusi sia proprio il voler
evitare la formazione di nuove bolle immobiliari.

Da un lato, infatti, alcuni Paesi dell'area euro (per esempio Spagna e
Irlanda) sono reduci da una bolla immobiliare piuttosto grossa; dall'altro
negli ultimi anni i prezzi degli immobili hanno mostrato una tendenza
marcatamente rialzista, soprattutto nelle principali città, proprio in
Germania. Infine, il programma di funding for lending istituito dalla Bank
of England un paio di anni fa ha favorito proprio il rigonfiamento dei
prezzi degli immobili.

Il motivo, se si vuole, è piuttosto semplice, e finisce sempre per avere a
che fare con le norme che regolano il settore bancario. I mutui
residenziali, tipicamente garantiti da ipoteca sull'immobile, comportano un
minor assorbimento patrimoniale per le banche erogatrici. E dato che il
capitale azionario costa più del debito, è piuttosto semplice capire perché
le banche inglesi abbiano preferito usare i fondi per erogare mutui invece
che fare altri impieghi. A ciò devono essere aggiunti (i soliti) incentivi
forniti dal governo inglese ai compratori di case. Qualcosa di non troppo
dissimile al mix che ha rigonfiato la bolla immobiliare statunitense da cui
è originata la crisi, con la sola differenza che in Inghilterra la cosa è
stata fatta proprio per uscire dalla crisi (sic!).

Dunque, checché ne dica Salerno, i mutui sono esclusi dalle TLTRO per
evitare che si formi una nuova bolla immobiliare. Questo, peraltro, non
rende meno distorsiva l'iniziativa della BCE. Suppongo che le banche
sarebbero liete se, oltre alla liquidità a basso costo, venisse anche loro
concesso di ridurre gli assorbimenti patrimoniali per le erogazioni di
credito connesse alle TLTRO, ma tanto o poco che sia il nuovo credito
concesso in virtù di queste operazioni straordinarie, una cosa penso si
possa affermare con relativa certezza: questo credito tenderà a far
apparire redditizi investimenti a debito che, senza distorsioni sul lato
dell'offerta di moneta, non lo sarebbero.

In altri termini, le TLTRO potrebbero generare quelli che Mises definiva
"malinvestimenti", destinati al fallimento quando terminerà il supporto
fornito dal credito a basso costo. Purtroppo non sono bastate crisi a
ripetizione per screditare l'idea che la via per ottenere una crescita
economica sostenibile risieda nell'abbassamento artificiale del costo del
denaro. E dubito che una nuova crisi (per la quale non è in discussione se
ci sarà, ma solo quando arriverà) cambierà le cose.

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