Scorie - Scrivete a Matteo

"Se c'è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella
matteo@governo.it. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le
richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa."
(M. Renzi)

Questo ha detto Matteo Renzi, intervenendo in una scuola in provincia di
Treviso il primo giorno dopo aver ottenuto la fiducia da entrambe le
Camere. Sulla retorica della scuola come capitolo di spesa su cui fare
investimenti pubblici Renzi si dimostra relativamente poco innovatore.

Probabilmente ha ritenuto di compensare la mancanza di originalità nel
concetto con l'idea di aprire una casella di posta elettronica a cui
segnalare le cose che non vanno. Magari avrebbe potuto affiancare il suo
account Twitter, dato che si diverte a comunicare così con i suoi
innumerevoli followers.

Resta da capire se le scolaresche saranno preparate dagli insegnanti ad
accogliere gaudenti il presidente del Consiglio, come se fossero dei
Balilla, oppure no. In ogni caso questa idea di Renzi che va in giro per le
scuole e torna a Roma "con i compiti a casa", come se fosse Babbo Natale, a
me pare ridicola.

Qualcuno potrebbe anche sostenere che sia meglio un presidente del
Consiglio che va in giro per le scuole a pavoneggiarsi e fare promesse vane
invece che stare a Roma a governare. Da un punto di vista libertario si
potrebbe essere d'accordo, dato che meno un governo fa, meglio è.

Però se questo deve essere il nuovo che avanza, vorrei segnalare a Renzi
che in Italia non è il primo a farlo, che in America Latina avrebbe molti
esempi da cui trarre spunto e, se gli piace l'Asia, potrebbe cercare un
confronto costruttivo con i colleghi di Cina e Corea del Nord.

    

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